Lo sviluppo di competenze manageriali all’interno di un’azienda è essenziale per la crescita e il successo dell’impresa.
Il Temporary Management mette a disposizione un professionista che guida e forma in modo efficace i manager interni e condivide con loro le informazioni per raggiungere gli obiettivi fissati insieme all’imprenditore.
Analizziamo in questo articolo il ruolo del temporary manager nello sviluppo delle capacità manageriali e quali sono gli ostacoli che l’azienda deve affrontare nella formazione dei manager.
Perché le aziende faticano nello sviluppo delle skills dei propri manager
L’acquisizione di nuove competenze e l’upskilling, ovvero l’implementazione delle competenze già acquisite, sono importanti sia per il dipendente che per l’azienda, per rispondere meglio alle nuove opportunità del mercato e per il raggiungimento degli obiettivi.
Spesso, però, le aziende possono riscontrare delle difficoltà nella gestione e nello sviluppo delle competenze dei propri manager per diverse ragioni: dalla mancanza di formatori in azienda a una resistenza da parte dei manager.
Vediamo quali sono gli ostacoli che le aziende si trovano davanti nello sviluppo delle skills dei manager.
Mancanza di tempo per lo sviluppo dei manager
Uno dei primi ostacoli che l’imprenditore affronta è quello di trovare il tempo per formare e far progredire le competenze del manager.
L’azienda si trova spesso ad affrontare delle scadenze imminenti ed è impegnata a raggiungere degli obiettivi importanti per il fatturato e la crescita stessa dell’impresa.
Nell’ottica di raggiungimento dell’obiettivo, però, viene meno il tempo da dedicare alla formazione e allo sviluppo delle competenze manageriali: gli stessi manager sentono come priorità l’adempimento delle scadenze e non la propria formazione.
Priorità mirate al profitto immediato
In molte aziende, la formazione manageriale è considerata un’attività meno importante rispetto al raggiungimento di un obiettivo o altre attività operative.
Le priorità sono sbilanciate verso il profitto immediato e l’attività interna dell’impresa, rispetto alla formazione e l’acquisizione di nuove skills.
Questo atteggiamento rallenta la crescita professionale del manager, ma anche quella dell’azienda: un manager formato può apportare nuove idee e progetti per innovare l’azienda, aumentando i profitti e la produttività degli altri dipendenti.
Resistenza al cambiamento
Alcuni manager che vogliono ampliare le loro competenze non ricevono il giusto sostegno dai vertici dell’azienda, perché non credono che l’apprendimento di skills manageriali possa essere utile all’interno dell’azienda a fronte di un investimento non immediatamente tangibile.
Allo stesso tempo, possono essere i manager a opporre resistenza al cambiamento, perché hanno paura di mettersi in gioco, di fallire o semplicemente sono riluttanti a cambiare il loro modo di lavorare.
Mancanza di competenze interne
All’interno dell’azienda può non esserci il personale adatto a creare un piano di sviluppo e formazione dei manager; manca cioè l’expertise per creare un programma di formazione per ampliare le skills manageriali.
La formazione può risultare, così, carente delle nuove competenze manageriali richieste dal mercato del lavoro e può risultare irrilevante per le esigenze dell’organizzazione.
Si dovrebbero strutturare dei piani di formazione con sistemi di coaching individuale o con l’assegnazione di mentori esperti, affinché i manager siano in grado di sviluppare appieno le proprie competenze.
Ruolo del Temporary Management nella formazione di skill manageriali
Il Temporary Management può contribuire in modo efficace all’inserimento di programmi di formazione e sviluppo di nuove capacità manageriali.
Il temporary manager che si affiancherà all’imprenditore e al team di manager, sarà un professionista esperto che porta con sé numerose competenze specifiche che potrà trasferire ai dipendenti interni all’azienda.
Il temporary manager lavorerà a stretto contatto con i manager offrendo una nuova esperienza di apprendimento all’interno del contesto lavorativo: i manager possono imparare dall’osservazione delle strategie suggerite dal manager ad interim, collaborando insieme su progetti specifici. Si tratta di una formazione di taglio pratico, adattata alla specifica realtà aziendale e che è immediatamente compresa e percepita come utile dai manager perché li aiuta ad affrontare situazioni del loro quotidiano.
Il manager ad interim ha spesso il ruolo di un mentore che fornisce una consulenza personalizzata, analizzando le competenze già consolidate dei manager interni e quelle che ancora devono essere sviluppate e risultano fondamentali per la crescita aziendale.
Il trasferimento delle conoscenze e la condivisione delle informazioni contribuiscono anche allo sviluppo di una cultura dell’apprendimento, con skills che saranno diffuse dai manager a tutti gli altri dipendenti.
Questo strumento può anche essere messo in atto quando l’azienda deve provvedere alla copertura di un ruolo manageriale vacante. La strada più classica è l’apertura di una ricerca di un manager esterno all’azienda che possegga le giuste competenze e sia adatto al contesto. La nuova strada proposta, data anche la difficoltà di trovare i manager, è la promozione di una figura dall’interno dell’organizzazione, facilitando percorsi di sviluppo di carriera, oppure l’inserimento di una figura più junior di alto potenziale da sviluppare internamente. In entrambe queste due situazioni il Temporary Manager, con il suo ruolo di mentore, ne permette un’efficace fattibilità.
Il processo di cambiamento e formazione messo in atto con il Temporary Management può incontrare degli ostacoli e affrontare situazioni complesse.
Sarà il temporary manager ad insegnare ai dirigenti a prendere decisioni rapide alle diverse problematiche che si possono presentare, trasferendo competenze di problem solving, leadership e gestione del cambiamento.
Percinque: Temporary management per lo sviluppo delle competenze manageriali
Percinque offre servizi di Temporary Management mirati alla formazione e all’upgrade delle competenze manageriali dei manager interni dell’azienda, attraverso l’esperienza pratica, il coaching, il mentoring e il trasferimento di conoscenze. Questo percorso può anche facilitare la copertura di ruoli manageriali con persone più giovani o con la promozione di figure interne all’azienda.