Vediamo i cinque aspetti da conoscere prima di sottoscrivere un contratto di collaborazione con un temporary manager e cosa affronta l’imprenditore all’entrata in azienda del manager ad interim.
1. Definire chiaramente gli obiettivi
Una delle prime azioni da intraprendere per ingaggiare un temporary manager è quella di definire gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso la collaborazione con il manager ad interim.
L’identificazione degli obiettivi di progetto è frutto dell’interazione fra imprenditore e interim manager. L’imprenditore fornisce la conoscenza dettagliata delle dinamiche aziendali, esplicita le aspettative, e delinea come il progetto si inserisce nel contesto aziendale. Il temporary manager mette a disposizione la sua consolidata esperienza e la sua visione da “esterno” che permettono di cogliere ulteriori potenzialità di miglioramento dell’organizzazione.
Al momento della definizione del contratto si stabiliscono il ruolo e il grado di responsabilità del temporary manager.
In questa fase, più che in ogni altra, è importante mantenere una comunicazione aperta e sincera con il manager ad interim, per sviluppare un clima di fiducia e di collaborazione con i vertici dell’azienda.
Il temporary manager è infatti una figura di supporto per l’imprenditore, e proprio per questo è necessario instaurare un rapporto solido e una collaborazione proficua.
2. Essere pronti al cambiamento in azienda
L’entrata del temporary manager in azienda porta a una revisione dell’organizzazione e dei processi e a una serie di cambiamenti all’interno dell’azienda.
L’imprenditore deve essere sostenitore del cambiamento, pronto ad ascoltare nuove idee e a introdurre nuovi approcci e metodologie di lavoro. Le modifiche ai processi già esistenti saranno mirate a rendere l’azienda più efficiente e, in generale, a raggiungere l’obbiettivo esplicitato nel mandato del temporary manager.
Il ruolo del temporary manager è anche quello di proporre nuove sfide e strategie che devono poi concretizzarsi in trasformazioni.
3. Cosa aspettarsi dal manager ad interim
Il compito del temporary manager all’interno dell’impresa è quello di portare significativi miglioramenti all’operatività interna e di contribuire alla crescita aziendale verso il raggiungimento di uno specifico obiettivo.
Per fare questo, l’interim manager si affianca all’imprenditore, lavorando a stretto contatto con lui per identificare le sfide, i cambiamenti da apportare, le nuove opportunità e progetti che l’azienda può sviluppare.
Il manager ad interim prende in mano la leadership del progetto, ricoprendo i ruoli e le responsabilità precedentemente concordati con l’imprenditore; può anche istituire un team di lavoro composto dai dipendenti dell’impresa e/o da consulenti esterni per implementare nuove strategie.
Dall’altra parte, l’imprenditore dovrà mostrare grande fiducia al manager, affidandosi alle sue competenze e cedendogli determinate responsabilità, come la delega di alcuni compiti operativi.
Per approfondire le fasi della scelta di un temporary manager leggere anche: “Cosa sapere prima di affidarsi al Temporary Management”.
4. Come avviene l’integrazione del TM in azienda
Il temporary manager è una figura professionale di altissimo livello che è in grado di adattarsi velocemente al contesto e alla cultura aziendale.
Nella prima fase di ogni intervento di temporary management, l’imprenditore accompagna il manager ad interim in un percorso di orientamento volto a comprendere l’organizzazione dell’azienda, le procedure e le dinamiche interne. In questo modo, il manager ad interim può conoscere la struttura organizzativa e i metodi di lavoro.
Le ottime capacità di comunicazione che normalmente caratterizzano un interim manager gli permettono di prendere subito confidenza con i dipendenti e gli consentono di percepire le loro eventuali resistenze.
Anche per questo motivo, è bene che l’imprenditore promuova il lavoro del manager ad interim, comunicando in modo chiaro a tutti i dipendenti il progetto di intervento, le responsabilità, il ruolo che il manager assume temporaneamente. In altre parole, per aumentare la possibilità di successo del progetto, il mandato del temporary manager deve essere definito e comunicato con chiarezza.
5. Come prepararsi alla fine della collaborazione
Uno dei compiti del temporary manager all’interno dell’azienda è quello di trasferire conoscenze e metodi di lavoro, eventualmente anche attraverso sessioni di formazione o workshop mirati al potenziamento delle competenze.
Il trasferimento delle conoscenze permette di delegare al personale alcuni compiti che prima era solo l’imprenditore a dover gestire. È così che l’imprenditore può concentrarsi sugli aspetti più strategici del suo lavoro. Inoltre, agendo sulle competenze, il manager valorizza i talenti già presenti all’interno dell’organizzazione.
Questo processo prepara il terreno per l’uscita del temporary manager: consente ai dipendenti di portare avanti autonomamente il lavoro svolto insieme al manager a tempo e di mantenere gli obiettivi raggiunti. La transizione avviene, così, in modo fluido.
Percinque: Temporary Management a servizio delle aziende
Percinque offre servizi di Temporary Management, mettendo a disposizione delle aziende le competenze e l’esperienza dei suoi temporary manager, per gestire un riposizionamento strategico, l’internazionalizzazione, la riorganizzazione aziendale e molti altri progetti complessi.