Bisogna gestire la fase finale del mandato di un temporary manager con una grande attenzione strategica: al momento della sua uscita dall’azienda, è necessario assicurarsi che siano stati effettivamente raggiunti gli obbiettivi prefissati e che, in futuro, vengano mantenuti i risultati raggiunti grazie al suo operato.
Vediamo i passaggi chiave che l’azienda deve effettuare prima e dopo il termine dell’incarico di un manager ad interim.
La pianificazione anticipata dell’operato del temporary manager
Quando il temporary manager sta per concludere il suo periodo di collaborazione all’interno dell’azienda, l’imprenditore deve iniziare a pianificare l’uscita del manager ad interim.
Deve assicurarsi che gli obiettivi concordati con il temporary manager siano stati portati a termine con successo e che, prima della scadenza del contratto, avvenga una transizione delle responsabilità precedentemente affidate al manager ad interim.
La pianificazione è essenziale affinché il suo lavoro venga redistribuito tra i dipendenti, che devono avere ormai acquisito le skill necessarie per svolgerlo, grazie al trasferimento delle conoscenze promosso dal temporary manager.
La valutazione delle prestazioni
Durante tutto il periodo di ingaggio, l’imprenditore ha a disposizione degli strumenti, come i KPI, che gli permettono di valutare l’operato del temporary manager e di confrontarsi rispetto allo stato di avanzamento dei lavori.
Alla scadenza del contratto, l’imprenditore può stabilire quale è stato l’impatto dell’intervento del temporary manager sull’intero business.
È importante valutare anche tutti i miglioramenti dei processi e delle performance derivati dal lavoro del temporary manager, così da identificare eventuali aree ancora carenti che possono essere ulteriormente migliorate. Bisogna infine valutare quanto le nuove conoscenze, procedure e/o innovazioni siano state interiorizzate dall’organizzazione, e, dunque, se i miglioramenti possano essere mantenuti nel tempo.
Curare la comunicazione interna ed esterna
La comunicazione è importante per informare tutti i dipendenti sull’operato svolto dal temporary manager al momento della sua uscita dall’azienda. Essa deve essere chiara: i team di lavoro devono essere a conoscenza della data di uscita del temporary manager per poter riorganizzare al meglio le loro attività quotidiane.
Inoltre, la comunicazione ha un ruolo fondamentale anche per condividere come verranno redistribuiti i ruoli in azienda, ossia chi è a capo dei progetti e chi assume i ruoli decisionali. In questo modo tutti hanno ben chiari quali sono le funzioni e gli incarichi affidati ai colleghi.
Se rilevante, l’imprenditore deve comunicare anche ai clienti, ai partner e agli stakeholder la fine dell’incarico del temporary manager, al fine di garantire una continuità del servizio e assicurarsi una transizione fluida.
Temporary manager: i feedback e i debriefing
Dopo aver valutato il lavoro del temporary manager, è necessario che l’imprenditore pianifichi una riunione di debriefing per dare un feedback sull’operato del manager ad interim.
Il feedback può riguardare sia l’incarico svolto e gli obiettivi raggiunti, sia l’esperienza lavorativa all’interno dell’azienda. In questa occasione, si esaminano, insieme agli altri responsabili, i risultati ottenuti, le sfide fronteggiate e le nuove competenze acquisite durante la permanenza del temporary manager in azienda.
Il temporary manager, a sua volta, puòcondividere ulteriori spunti di riflessione utili in un futuro prossimo per lo sviluppo di processi operativi o strategie.
La formalizzazione dell’uscita del temporary manager dall’azienda
La conclusione del contratto segue le modalità indicate nel contratto stesso, spesso con il supporto e l’intervento delle risorse umane e dell’amministrazione.
In più, tutti gli accessi agli uffici, agli account e a determinate risorse concesse al temporary manager per poter lavorare all’interno dell’azienda dovranno essere rimossi. Il manager ad interim dovrà, quindi, riconsegnare tutta la documentazione e l’eventuale attrezzatura fornita dall’impresa.
Considerazioni legali e contrattuali
Bisogna prestare attenzione a determinate clausole e penali riportate sul contratto del temporary manager, nel caso in cui il contratto venga rescisso prima della conclusione prestabilita.
L’imprenditore si deve assicurare che siano rispettate anche le clausole di riservatezza, di non concorrenza e i diritti della proprietà intellettuale.
Sul contratto sono riportate, inoltre, le modalità di erogazione del compenso del temporary manager, che includono le indennità, eventuali benefici maturati o un possibile bonus per il lavoro svolto.
Per approfondire come funziona la stipula del contratto e i termini di recesso leggere: “Temporary manager, contratti e tempi da considerare”.
Temporary manager: la valutazione post uscita
Dopo che il temporary manager è definitivamente uscito dall’azienda, l’imprenditore può definire delle azioni di follow-up per mantenere gli obiettivi raggiunti.
Queste attività di follow-up possono includere misure correttive, per un adattamento rispetto alle mutate condizioni interne e/o esterne, o misure di consolidamento per garantire il successo degli obiettivi futuri.
È necessario coinvolgere i dipendenti e i manager interni per pianificare le azioni da intraprendere dopo l’uscita del temporary manager, assicurandosi così la giusta collaborazione nel proseguimento delle attività aziendali.
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