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Percorsi per l'Internazionalizzazione delle Imprese

I percorsi di internazionalizzazione delle imprese rappresentano una sfida importante per l’economia italiana. Tuttavia, questo processo di espansione nei mercati esteri presenta numerose difficoltà che richiedono competenze specifiche e una solida e ben pianificata strategia.

Ma quali sono i diversi percorsi di internazionalizzazione possibili?

  • Il primo passo per rendere l’azienda internazionale è estendere la propria offerta all’estero. Ma non ci si deve limitare a “portare” il proprio prodotto o servizio sul nuovo mercato estero. Bisogna tener conto delle barriere linguistiche, delle differenze culturali e delle normative commerciali/amministrative locali che possono creare ostacoli significativi. Inoltre, l’adattamento della propria offerta di prodotti o servizi per soddisfare le esigenze specifiche dei nuovi mercati richiede un’analisi approfondita e una flessibilità operativa. La concorrenza locale può essere agguerrita, e l’azienda dovrà affrontare sfide nel posizionarsi e differenziarsi sul mercato. Infine, gli aspetti logistici e di gestione delle catene di approvvigionamento possono essere complessi, richiedendo investimenti significativi e un’attenzione costante per garantire un flusso efficiente delle merci.
  • Al classico sviluppo prettamente commerciale dei mercati esteri, nell’internazionalizzazione di un’azienda sempre più si affiancano percorsi accessori, quali, per esempio, la creazione di un servizio post-vendita locale, una rete di vendita indiretta tramite agenti e rappresentanti, magazzini locali o presso Free Trade Zones e così via.
  • C’è, poi, la delocalizzazione che è stata una delle strategie più adottate dalle aziende italiane che vogliono espandersi sui mercati esteri. Tuttavia, delocalizzare non significa necessariamente spostare l’intera produzione all’estero. In molti casi, la delocalizzazione riguarda solo alcune fasi del processo produttivo, mantenendo il controllo del know-how e dei diritti di proprietà intellettuale.
  • All’altro estremo troviamo l’offshoring, ovvero la pratica di spostare l’intera produzione all’estero, ma anche questa strategia presenta rischi e criticità. Ad esempio, l’offshoring può comportare un calo della qualità del prodotto, problemi di comunicazione e coordinamento con i fornitori esteri, allungamento nei tempi di approvvigionamento e difficoltà nell’adattarsi alle normative locali.
  • Infine, negli ultimi anni, a causa dei ben noti shock economici, finanziari, politici e sociali internazionali, il reshoring, ovvero il processo inverso di riportare la produzione in Italia, è venuto a rappresentare una tendenza emergente tra le aziende italiane. Questa strategia consente di ridurre i tempi e i costi di logistica e gestione della supply chain, valorizzando, allo stesso tempo, il Made in Italy. Tuttavia, anche il reshoring richiede un’analisi accurata dei costi e dei benefici, oltre che una forte attenzione alla qualità e all’innovazione.

Quali sono le competenze per gestire al meglio i processi di Internazionalizzazione?

In tutti i casi, l’internazionalizzazione delle imprese comporta la necessità di sviluppare nuove competenze manageriali e di gestione delle risorse umane.

In particolare, l’espansione sui mercati esteri richiede una conoscenza approfondita delle normative e della cultura locali, nonché una capacità di adattamento rapido alle opportunità del mercato globale.

Per affrontare queste sfide, spesso i nostri clienti vedono un intervento di un temporary manager come una soluzione efficace. Infatti, il temporary management consente di avere a disposizione, da subito, un professionista esperto e altamente qualificato, in grado di supportare l’azienda in tutte le fasi dell’internazionalizzazione, dalla definizione della strategia alla gestione dei processi di delocalizzazione o reshoring, dalla selezione dei partner commerciali alla gestione delle relazioni con i clienti, alla creazione di reti di vendita e distribuzione.

I temporary manager di Percinque esperti in internazionalizzazioni conoscono già, in maniera profonda, quel determinato Paese, possiedono un loro network di conoscenze tra i potenziali fornitori o partner commerciali, hanno a disposizione esperti nelle normative locali e professionisti per l’espletamento delle pratiche amministrative e fiscali, spesso così diverse da quelle del Paese d’origine. Percinque, inoltre, sul mercato tedesco può aiutare con una squadra di manager coordinati localmente dalla propria consociata Percinque Deutschland GmbH, sfruttando cultura, linguaggio e presenza unici.

In sintesi, l’internazionalizzazione delle aziende rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo dell’economia italiana, ma richiede competenze e strategie ben definite. Percinque mette a disposizione delle aziende il know-how e l’esperienza dei suoi temporary manager per affrontare con successo le sfide dell’internazionalizzazione

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